Stato: Solitudine

La solitudine, quanto è brutta.

L’angoscia è sua parente stretta, stai solo e cerchi di fare qualcosa, ma da solo non si riesce chi lo sa perché. Essere soli o sentirsi soli non fa differenza, si può essere soli anche in compagnia quando quella non è giusta, quando non vedi nessuno all’infuori di te.

La solitudine non è una scelta è uno stato necessario l’altra medaglia della compagnia, quando si eccede con una si cerca l’altra. Quando si sta tanto fermi seduti poi non si vede l’ora di sgranchirsi e muoversi, di camminare anche solo per andare in bagno. Ci si può muovere pochissimo per giorni, ma poi dobbiamo aumentare l’intensità del movimento quasi a raggiungere il suo limite.

E se dopo non aver corso o camminato per ore, giorni e mesi ci siamo abituati a stare fermi? Cosa facciamo?

C’è chi si iscrive in palestra e chi si abitua a stare fermo a non camminare più, solo il minimo indispensabile fino al supermercato sotto casa, all’edicola, poi fino al bagno alla camera da letto, la cucina, la sala, per guardare la televisione o leggere sui social. Ci si abitua a stare soli.

Soli social.

La compagnia non c’è, non si vede più, non passa di qui e se bussa alla porta abbiamo paura, non rispondiamo più.

Chi bussa alla porta è solo la paura di non esistere. Davvero ci siamo? Non lo sappiamo più per chi esistiamo, se quello che avevamo vissuto esiste ancora o è solo dentro di noi?

Lo abbiamo cercato e trovato dentro il nostro smartphone. E’ un immagine.

Solo lo specchio del telefono ci dice sui social chi siamo, ma non basta farci essere meno soli.

Così ecco che la fantasia ci fa vagare in posti oramai lontani in cui si torna alla compagnia. Vorremmo tornare a quello stato ma come? Non sappiamo più attivare lo stato, non basta un pulsante non c’è la palestra della compagnia e a noi lo sport non piace.

Così ci aggrappiamo solo a ciò che della compagnia non ci piace finche non bussa alla porta e tu non puoi non aprire, pensi che ti devi dare una chance .

Era solo il postino. Lo fermi e gli racconti tutta la tua vita e pensi che ha mille cose in comune con te.

Lui si che ti capisce, ti ascolta.

 Ma davvero il postino?

 Si il postino o il tipo delle consegne.

E tu in che staso sei?

Se sei in stato compagnia, fai il postino o il corriere o vedi qualcuno che parla con loro e gli racconta tutta la sua vita, non lo snobbare non giudicare è solo in stato solitudine, salutalo. La solitudine è brutta e tu sei un attrezzo della palestra per quel tipo.

Se sei in stato solitudine e vedi o vivi la stessa scena mentre corri ad evitare chi è nel tuo stesso stato, ricorda almeno di salutare il postino. Magari la prossima volta potresti formare un nuovo stato con il tizio con cui lo hai visto parlare.

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  1. Avatar di Allium
  2. Avatar di Martina

    “Quante ricchezze ha l’uomo nell’intimo, eppure non scava..” Sant’Agostino Struggente e sorprendente avere la possibilità, grazie all’anima della scrittrice, di…

  3. Avatar di Martina

    Immobilizzata, giusto a punto. Riga dopo riga, sorpresa continua..come una matriosca. Questa lettura mi ha dato e tolto il fiato

  4. Avatar di Allium
  5. Avatar di Paco